martedì 29 luglio 2014

UN LEMON LAO A MUANG NGOI NEUA

Dopo aver passato la notte in un fantastico bel carino decente bungalow a Nong Khiaw (città che ricorderemo sempre per aver azzannato il primo panino dopo 2 mesi di viaggio!) mettiamo le chiappe su una barchetta che sembra appena uscita da un ovetto kinder tanta fiducia ci da e che in un’ora ci porterà, speriamo, a Muang Noi Neua, un paesino autentico e rurale sperduto nel nord del Laos.



Accarezzato dal verde fiume Nam Ou e cullato da dolci montagne carsiche questo villaggio è di quelli che quando arrivi lo sai che ruberà un pezzettino del tuo cuore, che di sto passo, rimarrà in Asia... 
La pace e la tranquillità del posto mi rendono difficile credere che questo piccolo paradiso sperduto fu una delle zone più bombardate dagli americani durante la Guerra Segreta.

La viuzza principale (anche se sarebbe meglio dire l’unica) è di terra battuta, rossiccia e stracolma di vita: vecchiette che si pettinano nell’uscio delle loro umili capanne, trattori che si preparano per la giornata di lavoro, galli che litigano, cani sdraiati al sole e negozietti pieni di bambini che studiano quale sarà il prossimo dolcetto, che con un pò di fortuna e un paio di monete, potranno comprare. 

A Muang Ngoi Neua si puó arrivare  solo in barca, la elettricità  funziona (o forse funzionava? 2 anni sono un sacco di tempo nel sudest asiatico che cambia a passo da gigante, e non sempre in meglio!) dalle 18 .00 alle 21.00 e per me è stato un pó come viaggiare nel tempo... e per di più "a bordo" di una dondolante amaca.



Mancava solo un cocktail ed io e Rober saremmo stati in paradiso… detto e fatto: che cocktail sia!
Andiamo in uno dei bar più belli del paesello, che poi vabbè, non è che ci sia tutta sta gran scelta e competenza. 



Ci stravacchiamo sui cuscinoni e assaporiamo un indimenticabile tramonto che tinge tutta la valle di lilla e mentre stiamo per entrare in estasi che manco Santa Teresa... arriva il cocktail ordinato: “LemonLao”
Lo scegliamo per due ragioni, una falsa e una inesorabilmente vera: 
1- "e dai, dovremo pur assaggiare il liquore locale!"
2- "e poi è quello che costa di meno".

ERRORE. GRANDE ERRORE! 
Il Lao Lao é 1 whisky di riso con una gradazione simile all’assenzio, questo vuol dire che se lo provi e sei una persona che ci tiene al fegato e alla vita in generale, bé lo provi solo una volta (e non è comunque detto che tu sopravviva!). 

All'improvviso, e già sotto i primi effetti della bibita spirituosa, addocchiamo un ragazzo solitario, con una bottiglia di rum e un’altra di coca cola, segno inconfondibile della sua nazionalitá: “Are you spanish?” (come no?). 

Il destino quel giorno decise di piazzare nel nostro cammino “El Pepe” madrileño che viaggia da 11 anni e che ha ideato la sua propia filosofía “El Pepismo”. 
Rimaniamo a parlare con lui bah niente di che, saranno state... almeno 7 ore!!! 
E anche se sto giovine (ma neanche troppo) illumina il pc con la lanterna (Pepe che il pc é giá illuminato!) e assicura che per un siciliano napoli è il nord Italia (insomma...vuoi insegnare a un’italiana come si fa la pastaciutta?) fu una gran notte. 

A differenza della mattina dopo che fu trágica! Ma tragica davvero
Lì ho capito che non ero più la Lety friulana doc della residenza universitaria Carlo Ederle... o il mio fegato mi ha giocato un brutto scherzo o la OMS dovrebbe proibire il lao lao. 
Mentre abbracciavo il water ponderando il suicidio ho visto un drago verde con puntini rosa che ballava flamenco al suon di "Only you" di Elvis. E c'aveva pure un toupét alla Moira Orfei che non mi ha lasciato per niente tranquilla.

Ripresa io e presa la decisione che la mia relazione con il signor lao lao sarebbe rimasta l'avventura di una notte abbiam passato i giorni restanti dondolandoci sull'amaca, guardando il fiume, giocando con i bimbi, esplorando i campi di riso e le grotte circostanti. 







E abbiamo pure avuto un incontro ravvicinato, ma non del 3º tipo, che quasi quasi lo preferivo: un serpentello schifosello ci taglia la strada e ci rimettiamo sui nostri passi... facendo in 30 minuti quello che prima ci era costata un'ora e mezza di camminata arriviamo al baretto più rurale di Muang Ngoi Neua, e alla larga dal lao lao ordiniamo un panino di pollo e formaggio (formaggino!) e una coca cola. 



Che dura la vita del viaggiatore maremma lao lao!

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