LA SINDROME

Da tutta la vita ho il lieve sospetto di essere una pazza da legare
Forse è per questo che ho studiato (*see studiato!) Psicologia, per capirmi un po' di più. Non serve dire che non è servito a niente, al contrario, gli anni dell’università mi hanno reso ancor piu' un caso perso… ma cosa vogliam farci? Son fatta cosí! Sono proprio fatta cosí (*vieni insieme a noi, attraverso il corpo umanoooo* ve l'ho detto che son da rinchiudere).

Lety appena sveglia

Però c’è una cosa che durante questi anni mi ha sopreso: sia durante la preparazione dei viaggi, sia durante i mesi vissuti in Asia e persino al ritorno, ho notato tratti caratteristici e ricorrenti nei vari pazienti-viaggiatori. 
Manco Freud c’era arrivato, ma esiste: è la SINDROME DEL TRAVELHOLIC.

Sull' orlo del precipizio

Ho analizzato super scientificamente le diverse fasi di questo trastorno e le ho classificate in III periodi: preparativi, sviluppo, ritorno.

Leggi atentamente, perché tu puoi essere il prossimo.

FASE I: I PREPARATIVI

Sintomi:
Euforia
Paranoie
Ansia
Agitazione

La prima fase è caratterizzata da EPISODI EUFORICI “wow mamma miaaaaa! Non posso crederci vado in asia, mesi e mesi e mesi in un altro continente! È la cosa più bella che mi poteva succedere. Sono il re del mondooooooooooo yuhuuuu, meglio che Leo in Titanic!!!!!!”.
Questi episodi euforici sono alternati da periodi di ATTACCHI DI PANICO E D'ANSIA “mmm pero' guarda Di Caprio che fine ha fatto, era meglio se stava a casa sua no? E se quando sono nell'ostello, da sotto il letto salta fuori un cobra constrictor, mentre son sul pavimento dato che nel letto c'erano i bedbugs e poi comunque lí non potevo dormire grazie a quel russo che tirava scoregge e puzzava di vodka? Nuoooo tutto il mondo è contro di meeeee! E se l'aereo cade?”

La cobra contrictor mi stava spiando, io lo so

FASE II: SVILUPPO

Sintomi:
Ansia
Fobie
Megalomania e autoestima hipertrofica
Paranoie
Disturbi alimentari
Burn-out
Stress
Perdita del contatto con la realtà
Attacchi
Primeri segnali di dipendenze

Durante la prima parte del viaggio continuano gli episodi di ansia e appaiono le prime fobie.” Hai sentito? Mi sa che c’é il cobra sotto il letto!! Ah no era la pioggia, oddio!! Non sará un tifone? …gli tsunami arrivano anche qua in montagna?”.
Ben presto però cedono il passo a una SENSAZIONE DI LIBERTÀ e MEGALOMANIA: “tzz!So' troppo forte io, sto viaggiando qua, dall’altra parte del mondo, con pochi soldi e grandi sogni, sono super figo! Altro che Indiana Jones!”.
Questa frase dura (ahimé) fino a che il primo “piglia-turista” ti becca e ti truffa “Sono uno sfigato!!!!Ho scritto "turista scemo" in faccia! Karma cosa ti ho fatto?????”. 
Col passare dei mesi compaiono i primi segni di DISTURBI ALIMENTARI (l’amido nel sangue del viaggiatore arriverá a livelli impensabili… bé mangiando riso 3 volte al giorno cosa ti aspettavi?). 
Son caratteristici anche periodi di NOSTALGIA “Come vorrei averti vicino, prosciutto di S.Daniele!” seguiti da BURN-OUT e STRESS “Zaino ti odioooo!Pesi 7kg ma ne dimostri 17! Ti stan persino uscendo le zampe di gallina! Nel prossimo viaggio mi porto dietro solo uno zainetto con due maglie e due pantaloni! E macchina fotográfica, quaderno, penna e mp3. Bon dai e un pó di make up giusto in caso…”. 
Appaiono anche i primi episodi di DIPENDENZA “ dammi dumplings, ancora di piu': di maiale, vitello, rotondi, quadrati, li voglio tutti tutti tutttttttiiiiiii!!!!!”. 
Ma la crisi piú grande arriva nell’equatore del viaggio con un FORTE ATTACCO DEPRESSIVO, INCREDULITÀ E INCAPACITÀ DI CONTESTUALIZZARE REALTÀ E PASSARE DEL TEMPO: “cosa?? Manca solo la metá del viaggio???? Non posso credere che manchi solo il 50% del viaggio! Nuooooooooo”.

rober durante la fase "Titanic"
La mia ossessione, soy dumplingomana lo ammetto

FASE III: IL RITORNO

Sintomi:
Episodio depressivo maggiore
Allucinazioni
Dipendenze
Disturbi obsesivi-compulsivi

DEPRESSIONE DA CAVALLO (sí, come la febbre però piu' triste!) Immagina di essere un bimbo, che durante 9 mesi ha vissuto in un negozio di giocattoli e dolci. E adesso é tornato a casa sua: una ferretteria... ”Ma cosa ci faccio io con 'ste cose??? Solo voglio giocare un altro po' e mangiare dolcetti! Magari per i prossimi 83 anni”. 
In questa fae sono presenti ALLUCINAZIONI VISIVE, OLFATTIVE, AUDITIVE “oh ti giuro, ero in gran via e ho visto attraversare la strada un elefante como quello che abbiamo visto in Thailandia mentre ascoltavo qualcuno che parlava in laosiano e c’era profumo di nasi goereng!”. 
Appaiono COMPORTAMENTI OSSESSIVO-COMPULSIVI “vado a ri-ri-ri-rivedere le foto del vaggio”. 
La DIPENDENZA è ormai radicata nella quitodianeità del soggetto “Oh ho visto un’offerta con ryanair, andiamo a Roma? Magari lí possiamo incontrare dumplings. In ogni caso, giusto per scrupolo, ne ordino un centinaio in quel ristorantino cinese dove eravam stati a Liverpool…”

Questo è l'elefante che ho visto nella la gran via di Barcellona. Juro!

Al giorno d’oggi non c’è cura. 

L’unica cosa che mi è venuta in mente è:
- stilare un elenco dei sintomi di potenziali travelholic
- rifare lo zaino e ripassare per le fasi I e II, perché la III è veramente insopportabile! Qualcuno ha consigli?

5 commenti:

  1. Ok, ho la sindrome anche io!!
    Forse la cura è meglio non cercarla però :p

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    1. Eh già... questo amore è un po' masochista, ma guai a chi me (ce) lo tocca :-) Un abbraccio e grazie per il commento!

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  2. Ahahahah oddio ma sei fantastica!
    Il tuo blog crea dipendenza!

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  3. ce l'ho tutta in pieno..potendo sarei in viaggio sempre -.- ma per ora mi tocca una massimo due vacanze l'anno..sempre verrà il giorno in cui mollo tutto e parto con lo zaino in spalla xD sono capace xD

    mallory

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  4. COME VI CAPISCO....DOVREBBERO INVENTARE L'ANONIMA VIAGGIATORI TANTO è UNA DIPENDENZA COME QUELLA DELL ALCOOL

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(*lo so che lo fai*)
P.S. si accettano anche i commenti belli e positivi.
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