lunedì 22 settembre 2014

L'ODORE DELLA CANNELLA


L'odore della cannella le ricordava Marrakech.
Lo zoco della medina.
L’insofferenza dei venditori.
Le labbra di Yasir.
Ricordi di un tempo felice in cui i sogni sfioravano la realtà dandole la sensazione, quasi impercettibile, di poter essere felice per sempre.

Poi la pioggia di ottobre, il freddo di un marocco che t’aspetti caldo ma troppo caldo non è, un biglietto di solo ritorno, un sogno infranto. E il cuore anche.

A Lucia la cannella ricorda il marocco.
Le notti sotto le stelle dell’atlas.
Le canzoni dei nomadi del deserto.
Gli occhi materni di Jasmina.
L’henna nelle dita.
Le stesse dita che adesso, nude, sostengono una tazza bianca, insulsa e noiosa in una stanza senza anima, di una casa qualunque, in una città grigia.
Il te fumante poco a poco riscada la tazza, l’odore di cannella riscalda il cuore.  

Restano solo gli occhi innondati di lacrime di una ragazza innondata di ricordi che rimpiange quel freddo marocco, che poi tanto freddo non era.

1 commento:

Commenta: è gratis e non fa male a nessuno. Bè se è una critica fa male a me, ma tanto a te che te frega, così ti sfoghi e eviterai magnare un kg di gelato al cioccolato dolce e un po' salato come fai sempre!
(*lo so che lo fai*)
P.S. si accettano anche i commenti belli e positivi.
Grazie e tante care cose!

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