mercoledì 13 agosto 2014

IL NEGOZIO DEGLI ANIMALI

Vuoi montare su un elefante? Vederlo mentre dipinge capolavori? Farti 300 selfie con una tigre?
Bè questo non è il post che fa per te!
Se invece vuoi aprire gli occhi sul negozio degli animali in Asia... prosegui la lettura!

Ci sono due cose di cui non vado per nulla fiera nella mia "carriera" travelholica.
La prima: una foto scattata ad una bambina che invece di essere a scuola, come avrebbe dovuto, stava lí, sulle scale del Doi Suthep, aspettando il flash dei turisti (e con loro, le monetine che seguono).
Guardavo la scena da lontano e zoom in mano ho scattato senza pensarci troppo. Il risultato? Una foto carina, e un nodo allo stomaco.
La seconda: un giro in groppa ad un elefante. 
Bello direte. Orribile vi rispondo! 
Entrambi i fattacci son successi nel mio primo viaggio in Tailandia
Voglio pensare che in quel momento ero una ragazzina ingenua, poco informata, che non vedeva molto più in là del suo naso.


Con il post di oggi, spero di poter aprire un po' gli occhi a quelli che non l'hanno già fatto.

IL NEGOZIO DEGLI ANIMALI

Una gran percentuale di turisti che visitano Tailandia finiscono per fare "un giro" su un elefante.
D'altronde chi non ha mai sognato di stare vicino a uno degli animali più intelligenti e incredibili del mondo, vederlo mentre dipinge capolavori, fargli il bagno e finire la giornata in bellezza con un giro per la giungla con il nostro nuovo amico?

Purtroppo le cose però non son cosí belle come sembrano. Fatti solo una domanda: "come puó un animale che pesa 5 quintali obbedire a un uomo di 70 kg?"
La risposta è facile come spietata: maltrattamento.

Foto trovata su http://thetravelmanuel.com/

C'è una parola che spiega chiaramente in cosa consiste questa schiavitú: Phajaan.
Il Phajaan è una tecnica di addestramento che significa letteralmente "rompere l'anima". 

Fin da piccoli, gli elefanti dei "circhi turistici" vengono maltrattati e schiavizzati: vengono allontanati , ancora cuccioli, dalla famiglia e isolati in maniera tale da renderli dipendenti dall'uomo.

Durante l'isolamento vengono privati dal sonno, cibo e acqua mentre vari "adetti ai lavori", mahouts,  s'incaricano di colpire l'elefante con l' ankus, un bastone con una specie di chiodo sulla punta
Più l'elefante lotta più viene picchiato, soprattutto in parti sensibili come orecchie e occhi.

            (Il video è molto forte, se sei sensibile forse è meglio non guardarlo)

L'elefante prova dolore, soffre e impara ad obbedire al mahout e al ankus.
Alla fine di quest'"addestramento" l'elefante sarà terrorizzato, traumatizzato e "senza anima".
L'incubo però è appena iniziato: le settimane successive serviranno per "insegnare" all'elefante a obbedire agli stupidi ordini degli addestratori.

Questo succede nella maggior parte dei centri/parchi del mondo (in Asia, ovviamente, la concentrazione è enorme). E chiamiamo le cose con il loro nome: questi centri sono veri e propri circhi, soprattutto perché, dall'altra parte, ci siamo noi con gli applausi, i flash e i biglietti d'entrata a legittimare quest'orrore.

NON TUTTI SON COSÍ

Per fortuna, poco a poco, la gente inizia a rendersi conto di questo scempio e iniziano a crearsi veri e propri "santuari" dove l'elefante è la cosa più importante, da curare e amare.

In questi centri il tratto che si riserva agli animali è impeccabile: l'idea del centro è quella di, poco a poco, far sí che gli elefanti, riscattati da altri centri, possano riappropiarsi dell' indipendenza e liberta che gli era stata sottratta e rubata (e prendersi cura di quegli elefanti che troppo vecchi, ciechi o zoppi non potrebbero farcela da soli).

Qua NON si vedranno pachidermi dipingere, nè giocare a calcio, nè si potrà montargli in groppa e fare un giretto nella giungla (sapevi che gli elefanti hanno una colonna vertebrale delicatissima e caricare peso non gli fa bene?).
In cambio t'insegneranno tante cose, si potrà dar da mangiare agli elefanti, e sorridere con loro mentre si bagnano nel fiume (gli elefanti amano l'acqua!).


Il prezzo di questi santuari è più elevato rispetto a quello dei parchi-circo degli orrori, ma andando lì stai collaborando a far sí che questi animali, cosí speciali, possano un giorno tornare a vivere felici e liberi (e soprattutto stai contribuiendo a fare le cose bene).

Buone opzioni, in Tailandia, sono:
www.elephantsworld.org (Kanchanaburi)
(se ne conoscete altre, per favore, lasciate un commento)

NON SOLO ELEFANTI

Ma non ci sono solo gli elefanti nel mirino di chi, per soldi, farebbe di tutto: tigri, scimmie, serpenti, e molti altri. Il negozio degli animali, in Asia, sembra bon avere limiti!
Quando impareremo a rispettare e a dare agli animali la libertà e la dignità che meritano?
Hai mai notato che gli animali in cattività soffrono di estereotipia e ripetono constantemente gli stessi movimenti? Secondo te è normale e naturale che una tigre (tigre!) rimanga stesa mentre ti fai una foto con lei, non è che magari questi predatori vengono sedati/drogati per permetterti una "fighissima" foto-ricordo? 

COSA POSSIAMO FARE?

Sostanzialmente possiamo fare 3 cose:

1-INFORMIAMOCI E SMETTIAMO DI ESSERE COMPLICI
Anche a me piacerebbe stare stesa al lato di un tigrotto cucciolo, dargli da bere, giocare con lui, ma non è la cosa giusta! 
Informarsi è semplice e gratis (possiamo cercare informazioni sui diversi parchi, leggere le critiche su tripadvisor, leggere post di blog di viaggi)
Viaggiare informati, e responsabilmente è un diritto e dovere di ogni turista.

2-DENUNCIA
Se sei testimone di maltrattamento animale, denuncia! 
Ci sono molte associazioni animaliste in Italia (ENPAAIDAEA, ANIMALISTI, WWF) contatta con loro e contribusici a fermare, una volte per tutte, il maltrattamento animale.

3-FAI CORRERE LA VOCE
Siamo la voce di questi animali, se non li aiutiamo noi... allora chi lo fa?
Condividi le info con amici e familia: se riesci a coscienziare anche solo una persona avrai contribuito a questa causa! 



NON SOLO ANIMALI

Ma di questo circo non si fanno parte solo elefanti, scimmiette, tigri & co. 
No. Nel circo entriamo anche noi, anzi loro: persone che vengono sfruttate (e in certi casi si "auto-sfruttano" come il caso delle famosissime donne-giraffa del nord della Tailandia).
Basta darsi un giro al mercato notturno di Chiang Mai per vedere mandrie di turisti che si accercano a bambinette che invece di stare a casa a giocare stanno lí, cantando per un pugno di bath, sotto lo sguardo di una mamma che ha incontrato una maniera facile e rapida per guadagnare la pagnottta.
Ma questa è un'altra storia, e merita un altro post.

P.S. Grazie a Carme di conmochila e Eva di unaideaunviaje per scrivere post su quest'argomento. Se parlucchiate spagnolo non perdeteveli!

4 commenti:

  1. Ciao! Condivido subito il tuo articolo perché è l'informazione deve girare. Non sono mai stata in Tailandia, ma con i valori che sto adottando da diversi anni (sono anche diventata vegetariana) non posso più sopportare lo sfruttamento degli animali. Purtroppo continuo a vedere foto di amici e amici di amici in groppa ad elefanti ogni volta che vanno in questo paese. Ridicolo. Il video non ho avuto il coraggio di vederlo. Mi è bastata la foto che avevi messo poche righe prima.
    Ti lascio il link di un blog che apprezzo moltissimo che ha scritto sullo stesso argomento. In fondo ci sono ulteriori link per il volontariato con gli elefanti. Spero ti sia utile! http://www.viaggiarelibera.com/2014/01/turismo-ed-elefanti-thailandia-quello-che-devi-sapere.html

    (Cmq piacere Annalisa, se vuoi passare dal mio angolino virtuale eccomi www.viaggivagando.com ) un bacione e buon ferragosto!

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    1. Ciao Annalisa :) Grazie per passar di qua, commentare e lasciarmi il link: interessantissimo!
      Purtroppo anch'io continuo a vedere foto di gente bella sorridente sull'elefante e ho deciso di scrivere il post, in parte, anche per questo... son sicura che la maggior parte della gente non sa cosa c'è dietro a questi "parchi". Se convinco anche solo una persona a non partecipare "al circo" mi daró per soddisfatta :)
      Adesso corro subito a vedere il tuo blog, scusa se ti rispondo solo ora ma son stata super impegnata con mille cosette :-p muack

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  2. È tutto vero! Posso confermare essendo appena tornata dalla Thailandia coi tuor classici... Una tristezza!

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    Risposte
    1. Ciao

      mi potresti indicare quali sono i tour classici e con quali tour operator hai viaggiato ? Sono un agente di viaggio e userei le tue indicazioni per sconsigliare tali operatori.

      Grazie

      Fabio

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(*lo so che lo fai*)
P.S. si accettano anche i commenti belli e positivi.
Grazie e tante care cose!

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