lunedì 29 giugno 2015

MIYAJIMA, LA PORTA DEL GIAPPONE

Se chiudi gli occhi e pensi al Giappone sicuramente ti verrà in mente la típica foto di un arco rosso gigante piazzato sul mare. 


Ok, magari prima ti viene in mente un piatto di sushi ma l’arco rosso gigante arriverà súbito dopo, almeno credo. 
Bè quell’arco rosso gigante, che in realtà si chiama tori, si trova nella bellissima isoletta di Miyajima a un passo dalla tristemente famosa Hiroshima.

Il torii, nel simbolismo shintoista, rappresenta una porta: quando lo attraversi stai lasciando il mondo ‘terrenale’ per entrare in quello spirituale.
Il tori di Miyajima, infatti, si trova proprio di fronte a un santuario shintoista… ma perché è nell’acqua? Il motivo è semplice: in passato Miyajima era considerata un’ isola sacra e poteva essere visitata solo per pregare nel santuario di Itsukushima. Le barche allora passavano sotto il torii per permettere ai pellegrini di purificare lo spirito.


Oggi il viaggio, diciamolo, è molto meno spirituale. I ‘pellegrini’ moderni sono muniti di macchine fotografiche e di un bel po’ di yen che spenderanno poi nei risorantini tipici dell’isola. Ovviamente non si passa più sotto il torii con la barchetta, anche perché la barchetta è un bel po’ più grande del torii!

Appena arrivati una mandria di cervi ci ha accolti (sta volta però siamo stati attenti e nessun cervo si è pappato la nostra mappa, mica come a Nara). Intorno a noi gli alberi erano carichi di fiori: l’hanami è proprio una cosa meravigliosa… e parlando di cose meravigliose siamo corsi a vedere il tori. Lo stesso che avevamo sognato durante la preparazione del viaggio, lo stesso che avevamo visto in centinaia di blog e guide di viaggio, lo stesso che avevamo immaginato mille volte, bè, era lì davanti ai nostri occhi, bello come il sole e… un po’ affollato. Ma glielo perdoniamo: è la stella dell’isola e si sa che le primedonne sono un po’ vanitose.




Iniziamo ad esplorare l’isola: il santuario Itsukushima prima (e ho fatto pure la rima), il tempio Daisho-in poi (qua la rima non mi è venuta) e all’improvviso Rober dice che vuole scalare il monte Misen, 500 metri sopra il livello del mare e 500 mila scale da salire in una giornat afosa e umida. Il mio moroso ha sempre idee brillanti!












La cosa che mi è piaciuta di più, torii a parte, è stato il groviglio di stradine del centro, piene di local turistici ma anche di angolini autentici e curiosi: lo dico sempre io, bisogna uscire dalla rotta più trafficata per scoprire l’essenza di un posto! 






Miyajima è stata una bella sorpresa. Ma la vera sopresa del viaggio stava arrivando… Tokyo!

INFO UTILI

Come arrivare

 - JR ferry: gratis con il JR Pass
Miyajima Matsudai Kisen: se non hai il JR Pass ti consiglio di comprare la One day trip Card. Costa 840¥ e include tram e ferry a/r a Miyajima. 
Consigli per scalare il monte Misen

 Sostanzialmente ci sono due percorsi, il primo, il Momijidani Course dura 1,5h (salita) mentre il secondo, il Daishoin Course, dura 2h (salita). Se non ti va di camminare o non hai tempo a disposizione puoi salire con la funivia (1000¥ ): occhio! La funivia ti risparmia un bel pezzo del cammino ma non ti porta fino in cima... ti aspettano una ventina di minuti di scale. Forza e coraggio!

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